1 Re 第10章 - Bibbia Italiana Riveduta (1927)
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- Or la regina di Sceba avendo udito la fama che circondava Salomone a motivo del nome dell’Eterno, venne a metterlo alla prova con degli enimmi.
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- Essa giunse a Gerusalemme con un numerosissimo séguito, con cammelli carichi di aromi, d’oro in gran quantità, e di pietre preziose; e, recatasi da Salomone, gli disse tutto quello che aveva in cuore.
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- Salomone rispose a tutte le questioni propostegli da lei, e non ci fu cosa che fosse oscura per il re, e ch’ei non sapesse spiegare.
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- E quando la regina di Sceba ebbe veduto tutta la sapienza di Salomone e la casa ch’egli aveva costruita
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- e le vivande della sua mensa e gli alloggi de’ suoi servi e l’ordine del servizio de’ suoi ufficiali e le loro vesti e i suoi coppieri e gli olocausti ch’egli offriva nella casa dell’Eterno, rimase fuori di sé dalla maraviglia.
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- E disse al re: "Quello che avevo sentito dire nel mio paese dei fatti tuoi e della tua sapienza era dunque vero.
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- Ma non ci ho creduto finché non son venuta io stessa, e non ho visto con gli occhi miei; ed ora, ecco, non me n’era stata riferita neppure la metà! La tua sapienza e la tua prosperità sorpassano la fama che me n’era giunta!
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- Beata la tua gente, beati questi tuoi servi che stanno del continuo dinanzi a te, ed ascoltano la tua sapienza.
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- Sia benedetto l’Eterno, il tuo Dio, il quale t’ha gradito, mettendoti sul trono d’Israele! L’Eterno ti ha stabilito re, per far ragione e giustizia, perch’egli nutre per Israele un amore perpetuo".
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- Poi ella donò al re centoventi talenti d’oro, grandissima quantità di aromi, e delle pietre preziose. Non furon mai più portati tanti aromi quanti ne diede la regina di Sceba al re Salomone.
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- (La flotta di Hiram che portava oro da Ofir, portava anche da Ofir del legno di sandalo in grandissima quantità, e delle pietre preziose,
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- e di questo legno di sandalo il re fece delle balaustrate per la casa dell’Eterno e per la casa reale, delle cetre e de’ saltèri per i cantori. Di questo legno di sandalo non ne fu più portato, e non se n’è più visto fino al dì d’oggi).
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- Il re Salomone diede alla regina di Sceba tutto quel che essa bramò e chiese, oltre a quello ch’ei le donò con la sua munificenza sovrana. Poi ella si rimise in cammino, e coi suoi servi se ne tornò al suo paese.
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- Or il peso dell’oro che giungeva ogni anno a Salomone, era di seicento sessantasei talenti,
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- oltre quello ch’ei percepiva dai mercanti, dal traffico dei negozianti, da tutti i re d’Arabia e dai governatori del paese.
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- E il re Salomone fece fare duecento scudi grandi d’oro battuto, per ognuno dei quali impiegò seicento sicli d’oro,
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- e trecento scudi d’oro battuto più piccoli, per ognuno dei quali impiegò tre mine d’oro; e il re li mise nella casa della "Foresta del Libano".
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- Il re fece pure un gran trono d’avorio, che rivestì d’oro finissimo.
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- Questo trono aveva sei gradini; la sommità del trono era rotonda dalla parte di dietro; il seggio avea due bracci, uno di qua e uno di là; presso i due bracci stavano due leoni,
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- e dodici leoni stavano sui sei gradini, da una parte e dall’altra. Niente di simile era ancora stato fatto in verun altro regno.
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- E tutte le coppe del re Salomone erano d’oro, e tutto il vasellame della casa della "Foresta del Libano" era d’oro puro. Nulla era d’argento; dell’argento non si faceva alcun conto al tempo di Salomone.
- 22
- Poiché il re aveva in mare una flotta di Tarsis insieme con la flotta di Hiram; e la flotta di Tarsis, una volta ogni tre anni, veniva a portare oro, argento, avorio, scimmie e pavoni.
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- Così il re Salomone fu il più grande di tutti i re della terra per ricchezze e per sapienza.
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- E tutto il mondo cercava di veder Salomone per udir la sapienza che Dio gli avea messa in cuore.
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- E ognuno gli portava il suo dono: vasi d’argento, vasi d’oro, vesti, armi, aromi, cavalli e muli; e questo avveniva ogni anno.
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- Salomone radunò carri e cavalieri, ed ebbe mille quattrocento carri e dodicimila cavalieri, che distribuì nelle città dove teneva i suoi carri, e in Gerusalemme presso di sé.
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- E il re fece sì che l’argento era in Gerusalemme così comune come le pietre, e i cedri tanto abbondanti quanto i sicomori della pianura.
- 28
- I cavalli che Salomone aveva, gli venivan menati dall’Egitto; le carovane di mercanti del re li andavano a prendere a mandre, per un prezzo convenuto.
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- Un equipaggio, uscito dall’Egitto e giunto a destinazione, veniva a costare seicento sicli d’argento; un cavallo, centocinquanta. Nello stesso modo, per mezzo di que’ mercanti, se ne facean venire per tutti i re degli Hittei e per i re della Siria.
箴言選讀
箴言 14:7 |
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到愚昧人面前,不見他嘴中有知識。 |
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