Marco 第14章 - Bibbia Italiana Riveduta (1927)
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- Ora, due giorni dopo, era la pasqua e gli azzimi; e i capi sacerdoti e gli scribi cercavano il modo di pigliar Gesù con inganno ed ucciderlo;
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- perché dicevano: Non lo facciamo durante la festa, che talora non vi sia qualche tumulto del popolo.
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- Ed essendo egli in Betania, nella casa di Simone il lebbroso, mentre era a tavola, venne una donna che aveva un alabastro d’olio odorifero di nardo schietto, di gran prezzo; e rotto l’alabastro, glielo versò sul capo.
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- E alcuni, sdegnatisi, dicevano fra loro: Perché s’è fatta questa perdita dell’olio?
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- Questo olio si sarebbe potuto vendere più di trecento denari e darli ai poveri. E fremevano contro a lei.
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- Ma Gesù disse: Lasciatela stare! Perché le date noia? Ella ha fatto un’azione buona inverso me.
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- Poiché i poveri li avete sempre con voi; e quando vogliate, potete far loro del bene; ma a me non mi avete sempre.
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- Ella ha fatto ciò che per lei si poteva; ha anticipato d’ungere il mio corpo per la sepoltura.
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- E in verità io vi dico che per tutto il mondo, dovunque sarà predicato l’evangelo, anche quello che costei ha fatto sarà raccontato, in memoria di lei.
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- E Giuda Iscariot, uno dei dodici, andò dai capi sacerdoti per darglielo nelle mani.
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- Ed essi, uditolo, si rallegrarono e promisero di dargli del denaro. Ed egli cercava il modo opportuno di tradirlo.
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- E il primo giorno degli azzimi, quando si sacrificava la pasqua, i suoi discepoli gli dissero: Dove vuoi che andiamo ad apparecchiarti da mangiar la pasqua?
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- Ed egli mandò due dei suoi discepoli, e disse loro: Andate nella città, e vi verrà incontro un uomo che porterà una brocca d’acqua; seguitelo;
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- e dove sarà entrato, dite al padron di casa: Il Maestro dice: Dov’è la mia stanza da mangiarvi la pasqua coi miei discepoli?
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- Ed egli vi mostrerà di sopra una gran sala ammobiliata e pronta; quivi apparecchiate per noi.
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- E i discepoli andarono e giunsero nella città e trovarono come egli avea lor detto, e apparecchiarono la pasqua.
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- E quando fu sera Gesù venne co’ dodici.
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- E mentre erano a tavola e mangiavano, Gesù disse: In verità io vi dico che uno di voi, il quale mangia meco, mi tradirà.
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- Essi cominciarono ad attristarsi e a dirgli ad uno ad uno: Sono io desso?
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- Ed egli disse loro: E’ uno dei dodici, che intinge meco nel piatto.
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- Certo il Figliuol dell’uomo se ne va, com’è scritto di lui; ma guai a quell’uomo per cui il Figliuol dell’uomo è tradito! Ben sarebbe per quell’uomo di non esser nato!
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- E mentre mangiavano, Gesù prese del pane; e fatta la benedizione, lo ruppe e lo diede loro e disse: Prendete, questo è il mio corpo.
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- Poi, preso il calice e rese grazie, lo diede loro, e tutti ne bevvero.
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- E disse loro: Questo è il mio sangue, il sangue del patto, il quale è sparso per molti.
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- In verità io vi dico che non berrò più del frutto della vigna fino a quel giorno che lo berrò nuovo nel regno di Dio.
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- E dopo ch’ebbero cantato l’inno, uscirono per andare al monte degli Ulivi.
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- E Gesù disse loro: Voi tutti sarete scandalizzati; perché è scritto: Io percoterò il pastore e le pecore saranno disperse.
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- Ma dopo che sarò risuscitato, vi precederò in Galilea.
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- Ma Pietro gli disse: Quand’anche tutti fossero scandalizzati, io però non lo sarò.
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- E Gesù gli disse: In verità io ti dico che tu, oggi, in questa stessa notte, avanti che il gallo abbia cantato due volte, mi rinnegherai tre volte.
- 31
- Ma egli vie più fermamente diceva: Quantunque mi convenisse morir teco non però ti rinnegherò. E lo stesso dicevano pure tutti gli altri.
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- Poi vennero in un podere detto Getsemani; ed egli disse ai suoi discepoli: Sedete qui finché io abbia pregato.
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- E prese seco Pietro e Giacomo e Giovanni e cominciò ad essere spaventato ed angosciato.
- 34
- E disse loro: L’anima mia è oppressa da tristezza mortale; rimanete qui e vegliate.
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- E andato un poco innanzi, si gettò a terra; e pregava che, se fosse possibile, quell’ora passasse oltre da lui.
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- E diceva: Abba, Padre! ogni cosa ti è possibile; allontana da me questo calice! Ma pure, non quello che io voglio, ma quello che tu vuoi.
- 37
- E venne, e li trovò che dormivano, e disse a Pietro: Simone, dormi tu? non sei stato capace di vegliare un’ora sola?
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- Vegliate e pregate, affinché non cadiate in tentazione; ben è lo spirito pronto, ma la carne è debole.
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- E di nuovo andò e pregò, dicendo le medesime parole.
- 40
- E tornato di nuovo, li trovò che dormivano perché gli occhi loro erano aggravati; e non sapevano che rispondergli.
- 41
- E venne la terza volta, e disse loro: Dormite pure oramai, e riposatevi! Basta! L’ora è venuta: ecco, il Figliuol dell’uomo è dato nelle mani dei peccatori.
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- Levatevi, andiamo; ecco, colui che mi tradisce, è vicino.
- 43
- E in quell’istante, mentr’egli parlava ancora, arrivò Giuda, l’uno dei dodici, e con lui una gran turba con ispade e bastoni, da parte de’ capi sacerdoti, degli scribi e degli anziani.
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- Or colui che lo tradiva, avea dato loro un segnale, dicendo: Colui che bacerò è desso; pigliatelo e menatelo via sicuramente.
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- E come fu giunto, subito si accostò a lui e gli disse: Maestro! e lo baciò.
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- Allora quelli gli misero le mani addosso e lo presero;
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- ma uno di coloro ch’erano quivi presenti, tratta la spada, percosse il servitore del somma sacerdote, e gli spiccò l’orecchio.
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- E Gesù, rivolto a loro, disse: Voi siete usciti con ispade e bastoni come contro ad un ladrone per pigliarmi.
- 49
- Ogni giorno ero fra voi insegnando nel tempio, e voi non mi avete preso; ma ciò è avvenuto, affinché le Scritture fossero adempiute.
- 50
- E tutti, lasciatolo, se ne fuggirono.
- 51
- Ed un certo giovane lo seguiva, avvolto in un panno lino sul nudo; e lo presero;
- 52
- ma egli, lasciando andare il panno lino, se ne fuggì ignudo.
- 53
- E menarono Gesù al sommo sacerdote; e s’adunarono tutti i capi sacerdoti e gli anziani e egli scribi.
- 54
- E Pietro lo avea seguito da lungi, fin dentro la corte del sommo sacerdote, ove stava a sedere con le guardie e si scaldava al fuoco.
- 55
- Or i capi sacerdoti e tutto il Sinedrio cercavano qualche testimonianza contro a Gesù per farlo morire; e non ne trovavano alcuna.
- 56
- Poiché molti deponevano il falso contro a lui; ma le testimonianze non erano concordi.
- 57
- Ed alcuni, levatisi, testimoniarono falsamente contro a lui, dicendo:
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- Noi l’abbiamo udito che diceva: Io disfarò questo tempio fatto di man d’uomo, e in tre giorni ne riedificherò un altro, che non sarà fatto di mano d’uomo.
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- Ma neppur così la loro testimonianza era concorde.
- 60
- Allora il sommo sacerdote, levatosi in piè quivi in mezzo, domandò a Gesù: Non rispondi tu nulla? Che testimoniano costoro contro a te?
- 61
- Ma egli tacque e non rispose nulla. Daccapo il sommo sacerdote lo interrogò e gli disse: Sei tu il Cristo, il Figliuol del Benedetto?
- 62
- E Gesù disse: Sì, lo sono: e vedrete il Figliuol dell’uomo seduto alla destra della Potenza e venire sulle nuvole del cielo.
- 63
- Ed il sommo sacerdote, stracciatesi le vesti, disse: Che abbiam noi più bisogno di testimoni?
- 64
- Voi avete udito la bestemmia. Che ve ne pare? E tutti lo condannarono come reo di morte.
- 65
- Ed alcuni presero a sputargli addosso ed a velargli la faccia e a dargli dei pugni e a dirgli: Indovina, profeta! E le guardie presero a schiaffeggiarlo.
- 66
- Ed essendo Pietro giù nella corte, venne una delle serve del sommo sacerdote;
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- e veduto Pietro che si scaldava, lo riguardò in viso e disse: Anche tu eri con Gesù Nazareno.
- 68
- Ma egli lo negò, dicendo: Io non so, né capisco quel che tu dica. Ed uscì fuori nell’antiporto, e il gallo cantò.
- 69
- E la serva, vedutolo, cominciò di nuovo a dire a quelli ch’eran quivi presenti: Costui è di quelli. Ma egli daccapo lo negò.
- 70
- E di nuovo di lì a poco, quelli ch’erano quivi, dicevano a Pietro: Per certo tu sei di quelli, perché poi sei galileo.
- 71
- Ma egli prese ad imprecare ed a giurare: Non conosco quell’uomo che voi dite.
- 72
- E subito per la seconda volta, il gallo cantò. E Pietro si ricordò della parola che Gesù gli aveva detta: Avanti che il gallo abbia cantato due volte, tu mi rinnegherai tre volte. Ed a questo pensiero si mise a piangere.
箴言選讀
箴言 11:4 |
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發怒的日子資財無益;惟有公義能救人脫離死亡。 |
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