Giobbe 第17章 - Bibbia Italiana Riveduta (1927)
- 1
- Il mio soffio vitale si spenge, i miei giorni si estinguono, il sepolcro m’aspetta!
- 2
- Sono attorniato di schernitori e non posso chiuder occhio per via delle lor parole amare.
- 3
- O Dio, da’ un pegno, sii tu il mio mallevadore presso di te; se no, chi metterà la sua nella mia mano?
- 4
- Poiché tu hai chiuso il cuor di costoro alla ragione, e però non li farai trionfare.
- 5
- Chi denunzia un amico sì che diventi preda altrui, vedrà venir meno gli occhi de’ suoi figli.
- 6
- Egli m’ha reso la favola dei popoli, e son divenuto un essere a cui si sputa in faccia.
- 7
- L’occhio mio si oscura pel dolore, tutte le mie membra non son più che un’ombra.
- 8
- Gli uomini retti ne son colpiti di stupore, e l’innocente insorge contro l’empio;
- 9
- ma il giusto si attiene saldo alla sua via, e chi ha le mani pure viepiù si fortifica.
- 10
- Quanto a voi tutti, tornate pure, fatevi avanti, ma fra voi non troverò alcun savio.
- 11
- I miei giorni passano, i miei disegni, i disegni cari al mio cuore, sono distrutti,
- 12
- e costoro pretendon che la notte sia giorno, che la luce sia vicina, quando tutto è buio!
- 13
- Se aspetto come casa mia il soggiorno de’ morti, se già mi son fatto il letto nelle tenebre,
- 14
- se ormai dico al sepolcro "tu sei mio padre" e ai vermi: "siete mia madre e mia sorella",
- 15
- dov’è dunque la mia speranza? questa speranza mia chi la può scorgere?
- 16
- Essa scenderà alle porte del soggiorno de’ morti, quando nella polvere troverem riposo assieme".
箴言選讀
箴言 10:19 |
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多言多語難免有過;禁止嘴唇是有智慧。 |
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